Amici di San Francesco

Associazione "Amici di San Francesco" - ONLUS

L'Associazione

L’Associazione “Amici di San Francesco” – ONLUS – ha acquisito una formale ragione sociale il 1° giugno 2000 per sostenere alcune iniziative umanitarie in varie parti del Kenya. Nell'estate del 1999, durante la vacanza-lavoro, Padre Francis Limo Riwa, sacerdote Tanzaniano, sottopone al gruppo di volontari presenti in quel momento in Kenya il problema dei bambini di strada, abbandonati dalle famiglie. Questo appello fu accolto con entusiasmo e già nel mese di Settembre dello stesso anno nasceva il ST. FRANCIS CHILDREN'S VILLAGE.Oltre a questo progetto i volontari dell’Associazione hanno contribuito nella realizzazione o nella sponsorizzazione dei seguenti centri: la scuola pubblica primaria Santa Rita (Meru), la secondaria St. Francis Girls (Dol Dol), la scuola primaria S. Clara (Kiirua), la scuola per bambini portatori di handicap (Meru), due Cliniche mobili (Bondo District). Numerosi altri sono i progetti, tutti finalizzati alla promozione e alla realizzazione concreta dei diritti fondamentali dell'uomo (vita, sanità, educazione). Attualmente l'Associazione Amici di San Francesco ha sede a OSNAGO (LC), VIA MARTIRI DELLA LIBERAZIONE 10. Tel. 039/587517. C.F./P.I. 02538040136

St. Francis Children's Village (Meru, Kenya)

Attualmente il villaggio è composto da: 3 padiglioni dormitorio, 3 adibiti ad aule scolastiche, uno a refettorio e cucina, uno ad officina e magazzino, uno a magazzino. Si aggiungono lo spazio polifunzionale e il padiglione sanità (in costruzione). Inoltre, sono stati realizzati l’acquedotto, i bagni pubblici, un forno ed un ospedale pediatrico per affrontare i problemi primari del centro e dei villaggi vicini. PUOI CONTRIBUIRE ANCHE TU A SOSTENERE LA VITA E L'EDUCAZIONE DEI BAMBINI DEL ST. FRANCIS CHILDREN'S VILLAGE, nonchè CONTRIBUIRE AI PROGETTI attraverso una donazione (bonifico bancario): Beneficiario: Amici di San Francesco Onlus; CheBanca! - IBAN IT55I0305801604100573054301

Mission

Il progetto si propone di sottrarre dalla strada centinaia di bambini che, per sopravvivere, sono dediti a piccoli furti ed alla prostituzione e che usano sniffare colla o masticare mirà (chat) per attenuare i morsi della fame. Si prefigge inoltre di dar loro la possibilità di avere una casa, un’alimentazione regolare e una formazione professionale finalizzata a creare l’opportunità di un inserimento nel mondo del lavoro, così da riacquistare la dignità perduta.