il villaggio San Francesco

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Realizzazione di un complesso polifunzionale per l’accoglienza di bambini di strada, nel Distretto di Meru, città di 30.000 abitanti nella parte nord-est del Kenya

IL PROGETTO

1999
Nell’estate del 1999, durante la vacanza-lavoro per il rifacimento di tre reparti presso l’Ospedale di Tiganya (Meru), un sacerdote locale, Padre Francis Limo Riwa, sottopose al gruppo di volontari dell’Associazione, il grave problema dei bambini di strada a Meru, abbandonati dalle famiglie alla mercè di prostituzione e droga. Il problema aveva assunto dimensioni ormai devastanti e stava minando la locale realtà sociale.
Questo appello fu accolto con entusiasmo dal Sig. Giancarlo Magni Presidente della Fiera San Giuseppe di Osnago e dell’Associazione Amici di San Francesco. Va sottolineato che, essendo il fenomeno un così grave problema, già a fine 1999, con il materiale scartato dall’Ospedale di Tigania, Padre Francis iniziò a costruire delle casette in lamiera ed in legno per ospitare i primi 20 bambini.

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2000
All’inizio del 2000 ha cominciato a prendere corpo con l’aiuto dell’Associazione uno specifico progetto volto alla realizzazione di un Villaggio di accoglienza per bambini abbandonati.
Il progetto nasce con il proposito di togliere dalla strada centinaia di bambini di età variabile tra i 5 ed i 17 anni che, per sopravvivere, sono dediti a piccoli furti ed alla prostituzione e che usano sniffare colla o masticare mirra per attutire i morsi della fame. L’intento è di dare loro la possibilità di avere una casa, un’alimentazione regolare e una formazione scolastica di base e professionale, finalizzata a creare l’opportunità di un inserimento nel mondo del lavoro che consenta loro di riacquistare dignità e speranza.
Il progetto umanitario ed educativo, nonché l’organizzazione del Villaggio, sono stati studiati con Padre Françis secondo le seguenti linee portanti: inizialmente un maestro-educatore è incaricato di individuare in città 16 bambini che siano pronti, di loro spontanea volontà, ad abbandonare la strada e la “bottiglietta della colla”.
Il maestro-educatore vive con loro per circa tre mesi in una piccola struttura di accoglienza predisposta nella città di Meru. Questo periodo aiuta il bambino a maturare la scelta di abbandonare definitivamente la vecchia vita per la nuova, cosicché la “grande famiglia” dei sedici bambini andrà ad integrarsi totalmente nella più grande Comunità del Villaggio San Francesco divenendone parte.
La realizzazione del progetto del Villaggio San Francesco inizia a febbraio del 2000, quando parte il primo gruppo di nostri volontari, per avviare i contatti con le autorità amministrative locali e presentare i dettagli del progetto al Vescovo di Meru Rev. Monsignor Silas S. Njiru titolare della diocesi di Meru ed a Padre Francis. I progetti vengono ufficialmente approvati.

Il progetto complessivo prevedeva la costruzione di diciotto moduli, ciascuno di mq.450, destinati ad ospitare: i dormitori per i bambini grandi e piccoli, le scuole primaria e secondaria, i laboratori (carpenteria, falegnameria, idraulica ed impiantistica elettrica), il refettorio con annessa la cucina, l’infermeria e il pronto soccorso ed infine i campi sportivi attrezzati.
Durante la vacanza-lavoro effettuata dei mesi di luglio e agosto 2000, due gruppi di volontari costruiscono il primo edificio adibito a dormitorio (10m. x 45m.), suddiviso in 3 appartamenti, destinato ad alloggiare 72 bambini con 6 educatori.
Alla fine di ottobre dello stesso anno, un terzo gruppo di lavoro realizza gli impianti idraulici ed avvia la costruzione del secondo edificio destinato ad ospitare le aule scolastiche.

2001
Dal 26 gennaio al 12 febbraio 2001, i volontari dell’Associazione si sono impegnati su tre obiettivi: ultimare l’impianto elettrico e perfezionare i primi due appartamenti con imbiancatura e arredamento dei locali del primo padiglione, nonché proseguire la costruzione del secondo edificio.
Nell’estate del 2001 è stato completato il secondo padiglione provvedendo all’impianto elettrico, alla contro-soffittatura in legno ed all’imbiancatura dei muri.
Si è poi proceduto parallelamente a costruire un terzo edificio da destinare in parte all’officina ed in parte a magazzino, per accogliere tutto il materiale spedito dall’Italia tramite containers. A lato dell’edificio si è realizzata una tettoia per poter allestire un’officina esterna ed un deposito per gli automezzi.
Durante la vacanza-lavoro di novembre e dicembre del 2001 i volontari si sono occupati di rendere sempre più efficiente, attrezzata ed organizzata l’officina appena costruita, ed hanno sgomberato i locali del dormitorio in precedenza utilizzati come magazzino provvisorio, liberando così altre camere per i bambini.

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2002
Nel soggiorno di febbraio e marzo del 2002, l’Associazione è stata impegnata per la realizzazione di un quarto capannone da adibire a cucina e refettorio. Al termine della vacanza il salone intitolato “Saint Francis hall” è stato inaugurato dal vescovo Rev. Monsignor Silas S. Njiru.
Nella vacanza lavoro di luglio e agosto 2002 si è ampliato il terzo padiglione realizzando un locale da adibire a Laboratorio di taglio e cucito. L’allestimento del Laboratorio è stato possibile grazie a 15 macchine per cucire inviate dall’Italia con un container, giunto al Villaggio nel mese di luglio.
Il lavoro dei volontari, ogni qualvolta si recano al villaggio, non si ferma al semplice costruire: l’impegno è stato profuso anche attraverso un intervento igienico sanitario di base per migliorare le condizioni di vita dei bambini.
Per avviare l’opera di risanamento, inizialmente ciascun bimbo è stato dotato di indumenti nuovi (soprattutto ciabatte, scarpe e calze) per combattere malattie come la scabbia ed eliminare parassiti della pelle come le pulci penetranti, che attaccano i bambini a causa della scarsa disponibilità di acqua e di pulizia.
Nell’estate 2002, una squadra di volontari ha provveduto a disinfettare tutte le stanze, ridipingendo i muri interni ed esterni e sistemando, per ogni bambino, un letto con materassi e coperte nuove ed un armadietto per riporre i vestiti e le scarpe. Sono state inoltre ultimate le camere, con la posa in opera delle finestre e dei vetri.
E’ stato allestito un Ambulatorio farmacia e stilata una Scheda sanitaria per ogni bambino, contando sulla presenza nella squadra di numerosi medici e dentisti.

2003
A febbraio e marzo 2003, i volontari si sono divisi in gruppi per la realizzazione di due progetti principali: il primo per la costruzione di un quinto padiglione (da adibire a secondo dormitorio), ed il secondo per continuare il progetto acquedotto, iniziato nel mese di novembre del 2002.
Nel corso dell’estate 2003 il nuovo Dormitorio è stato reso agibile con l’installazione dell’impianto elettrico, dei serramenti, la posa del pavimento e l’imbiancatura dei muri interni ed esterni.
A novembre 2003 nell’ultimo locale del nuovo dormitorio sono stati allestiti i servizi igienici installando sette turche, sette docce e cinque lavabi: si è così dato inizio alla costruzione della rete fognaria.
E’ stato infatti eseguito lo scavo per posare i tubi destinati a convogliare le acque scure nella fossa biologica, posizionata nel punto più basso del villaggio.
Inoltre si sono svolte tutte le opere di rifinitura del dormitorio con l’installazione di serrature sulle porte e la posa dei vetri sui serramenti.

L’ACQUA
La carenza d’acqua è un problema costante per il Villaggio San Francesco e per tutte le zone circostanti.
Inizialmente i volontari dell’Associazione hanno cercato di sfruttare una piccola sorgente individuata nelle vicinanze del Villaggio, ed hanno realizzato una rete idrica elementare per fornire l’acqua alla cucina ed al dormitorio; ma presto la sorgente si è esaurita.
A questo punto, l’Associazione ha voluto far fronte al problema idrico: ha quindi pianificato la costruzione di un acquedotto che, dalla foresta, porti l’acqua al Villaggio San Francesco.
A tal fine una squadra composta da ingegnere, geometra e altri tecnici, nel mese di febbraio 2002 ha lavorato alla ricerca di una sorgente idonea da cui attingere l’acqua con continuità. La sorgente è stata individuata nella foresta, a circa 6 km di distanza dal Villaggio.
Successivamente un geometra e due ingegneri, aiutati da un gruppo di ragazzi locali, hanno stilato il rilievo dell’acquedotto.
Nel mese di luglio 2002 è stato inviato dall’Italia un container contenente 6 km di tubi in PVC, da utilizzare per la realizzazione del progetto.
Il progetto complessivo dell’acquedotto è stato studiato pianificando una collaborazione tra Associazione Amici di San Francesco, il Villaggio e la comunità del luogo: l’acqua convogliata, infatti, è destinata a servire tutti gli insediamenti nei dintorni del Villaggio San Francesco. E’ stato a tale scopo costituito un Comitato locale per l’acquedotto, al quale hanno aderito 800 famiglie: sono stati così definiti i ruoli dell’Associazione e degli abitanti del luogo.

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Una volta ottenute le autorizzazioni necessarie, un gruppo di volontari, partiti nei mesi di ottobre – novembre 2002, ha avviato la costruzione dell’acquedotto, realizzando la vasca di raccolta ai margini della sorgente nella foresta.
A febbraio e marzo 2003 è stato effettuato lo scavo per la posa del tubo, per una lunghezza di circa un chilometro.
E’ stata inoltre costruita un’apposita struttura, sopra la vasca di captazione della sorgente, per il controllo delle condizioni ottimali dell’acqua. Nel corso della realizzazione del progetto, i volontari dell’Associazione hanno dovuto far fronte a svariate difficoltà: la consistenza rocciosa del terreno di scavo; la presenza, lungo il percorso, di due ruscelli da guadare; l’esposizione prolungata all’ambiente impervio e pericoloso della foresta.
La presenza di elefanti allo stato brado, ha reso inoltre necessario interrare il tubo dell’acquedotto ad una profondità di almeno un metro e nel più breve tempo possibile, onde evitare che gli animali danneggiassero il lavoro faticosamente svolto.
Grazie all’impegno costante ed assiduo dei volontari, coadiuvati da manodopera locale, l’acquedotto è stato comunque terminato in poche settimane.
Per la realizzazione di questo particolare intervento, va menzionato l’impegno assunto dall’Ecosystem S.p.A. di Merate (Azienda che gestisce l’acquedotto di tutta l’area del meratese) la quale ha affiancato e sostenuto l’Associazione, anche mediante la donazione di materiale e di attrezzature.
Il giorno 9 agosto 2003 è stato ufficialmente inaugurato l’acquedotto alla presenza dell’On. Avv. Francis Ole Kaparo (Presidente del Parlamento del Kenya), dell’Avv. Mario Anghileri (Presidente della Provincia di Lecco), dell’Ing. Antonio Conrater (Presidente dell’Ecosystem S.p.A.), del Geom. Dante Dozio (Direttore dell’Ecosystem S.p.A.), del signor Giancarlo Magni (Presidente dell’Associazione Amici di San Francesco), del Dott. Dario Perego (Vice-presidente dell’Associazione Amici di San Francesco), nonché del Sindaco di Nchiru.
L’acquedotto, oltre a portare l’acqua al Villaggio San Francesco, raggiunge infatti anche il vicino paese di Nchiru, dove si è provveduto ad installare un idrante per spegnere i frequenti incendi, ed una fontana con quattro rubinetti a disposizione dell’intera comunità.
2004
Già a febbraio 2004, con l’installazione di otto turche, otto docce e otto lavabi è cominciata la costruzione dei Servizi igienici del Villaggio e nell’estate del 2004 si è continuata e conclusa l’urbanizzazione di tutti gli stabili del villaggio, realizzando il depuratore delle acque scure.
Grazie alla costante presenza dell’acqua, i bambini del Villaggio godono di ottima salute e si è riusciti a debellare malattie parassitarie prima molto diffuse.

 

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Il Villaggio San Francesco accoglie ad oggi (Ottobre 2007) più di 200 Bambini di Strada. Gli ospiti del Villaggio hanno un’età compresa tra i 4/5 anni dei più piccoli fino ai 18 dei più grandi… Giovani salvati da una vita di stenti e piena di pericoli che hanno trovato tra le accoglienti mura del Villaggio la via per poter costruire un futuro sereno. Al villaggio i Bambini studiano, giocano e soprattutto si sentono accolti in una comunità… Si sentono membri di un gruppo che, con loro oltre che per loro, ha costruito e continua a realizzare qualcosa di concreto.
La struttura educativa accoglie l’intero percorso delle 8 classi della scuola primaria, oltre alle prime 2 classi della scuola secondaria.

LA SCUOLA
La scuola del Villaggio già dal 2000 ha avuto il riconoscimento dal Governo keniota e da due anni consecutivi detiene il primato di migliore scuola del distretto. Nella nostra 5^ classe c’è il bambino più bravo del distretto! E un ragazzo dei più grandi ha vinto una borsa di studio presso la scuola secondaria di aviazione “Mangu High School”.
Va sottolineato che a gennaio 2004 è iniziato il primo anno di Scuola Superiore con la specializzazione in Chimica, Fisica, Biologia ed Informatica.
La struttura ultimata con la posa del tetto e l’imbiancatura dei muri nell’estate del 2005 nel 2006, è stata adibita ad aule per la scuola secondaria ed ospita non solo i ragazzi grandi del Villaggio, ma anche i giovani del paese di Nchiru e di comunità adiacenti. La scuola secondaria è stata dedicata a Monsignore Luigi Locati barbaramente ucciso a Isiolo – Kenya il 15 agosto del 2005 ed è stata inaugurata il 6 febbraio 2006 alla presenza del Presidente della Provincia di Lecco Dott. Virginio Brivio, dell’Assessore Dott. Armando Volontè e del Ministro dell’Istruzione del Kenya.
Grazie alla generosità dello staff della Banca Popolare di Milano è stata allestita un’aula informatica completa di 12 computer, stampanti e monitor al plasma.